Dieta intelligente

Qualche sera fa ero al ristorante, quando ho sentito la coppia di fianco a me parlare con il cameriere del menù.
"Vedo che avete piatti di carne e pesce che non vanno bene per me," dice lei.
"In che senso?" chiede il cameriere.
"Sono tutti animali intelligenti, non li posso mangiare," risponde lei.
"Non capisco, mi scusi."
"Avete piatti a base di maiale, che è intelligentissimo, di polipo, che è un genio, e di vitello che era piccolo ma prometteva bene."
Ci rifletto. Non ha torto. In effetti non mangiamo carne di cane, gatto, delfino, balena, scimmia, unicorno. Sono animali nobili, intelligenti, farebbe effetto cibarsene. Eppure in alcuni paesi lo fanno. E' una questione di sensibilità. Io non mangio il coniglio, piccolino.
"E' pronto per ordinare?" mi chiede il cameriere.
Sono colto di sorpresa. Ero pronto ad ordinare una bistecca di cinghiale ma adesso non riesco più. Devo scegliere animali poco intelligenti, ha ragione la signora del tavolo di fianco.
"Sì," rispondo, "come antipasto vorrei un carpaccio di Salvini, come primo pennette al ragù di Gasparri e come secondo straccetti di Pillon."
Il cameriere mi guarda esterrefatto: 
"E niente contorno?!"
"No, grazie."
"Ma... neanche delle zucchine, che so, delle carote?"
"No," rispondo, "non si accompagnano bene a quello che ho ordinato. Le zucchine e le carote sono troppo intelligenti."