Compro tutto

Un tempo per misurare il livello di povertà della popolazione si usava come riferimento l'uso del Banco dei Pegni: le persone mettevano in pegno i gioielli con la speranza di riuscire a riscattarli.
Poi la speranza è finita, e sono nati i Compro Oro, li vendi direttamente col magone perché sono oggetti il cui vero valore è affettivo, e tiri a campare. E nelle città sono spuntati negozi di Compro Oro ovunque, più Compro Oro che farmacie.
Poi la gente ha finito anche l'oro, e i negozi hanno chiuso.
E adesso fioriscono magicamente gli antiquari improvvisati: non hai più oro, un mobile vecchio della nonna ce l'avrai pure no? E la gente vende i comodini della nonna.
Poi non avrà più niente da vendere per sopravvivere, e gli antiquari improvvisati chiuderanno, e chissà cosa apriranno (compro sangue? compro ossigeno? compro capelli?).
Se due più due fa quattro, i Compro Oro, Antiquari improvvisati e compratori di capelli hanno un solo nome: riciclaggio di denaro sporco.
Mafia, per intenderci.
Comprano le nostre miserie per pulire i loro delitti.
Siamo tutti disperati, ma se possibile, resistiamo: non laviamo il loro denaro insanguinato. La lotta alle mafie si fa anche così.
Se possiamo. Se non possiamo usiamo il nostro voto.
Ma se vendiamo anche quello allora siamo corresponsabili, mafiosi come loro.